Cosa vedi quando guardi un albero? – Emma Carlisle

“Fermati e osserva gli alberi tutt’attorno.
Vai più vicino, usa gli occhi e il tuo cuore.”

Cosa vedi quando guardi un albero? Foglie, ramoscelli e rami? Oppure vedi una cosa reale, vivente, che si muove, respira e danza? Ti è mai capitato di arrampicarti su un albero o di sederti alla sua ombra in una giornata calda e soleggiata? Ti sei mai chiesto chi ha ammirato i suoi rami prima di te? O da quanto tempo quell’albero si trova lì?
Vedi solo foglie, ramoscelli e rami o vedi altro?
Una cosa vivente che si muove, respira e danza
Una casa per molte creature
Una cosa su cui arrampicarsi
Un posto dove ripararsi
Un posto dove giocare

Questo libro è una splendida celebrazione di tutto ciò che riguarda l’albero e ci è piaciuto moltissimo. Le illustrazioni ricche ed evocative sono state create utilizzando una bellissima tavolozza che dà vita a ogni pagina con il calore autunnale e la lucentezza estiva.

Le parole, che per la maggior parte fanno rima, sono ridotte al minimo; insieme alle splendide illustrazioni, Emma Carlisle ci accompagna abilmente in un viaggio riflessivo e rispettoso. Seguiamo una adorabile bambina mentre interagisce con i diversi ambienti presenti nel suo mondo. Vediamo istantanee dei suoi rapporti con i membri della famiglia svolgersi all’ombra degli alberi che forniscono l’elegante cornice di ogni scena. Gli alberi danno per molti versi la forma dei nostri paesaggi e Carlisle incoraggia il lettore a considerare il proprio rapporto con gli alberi che costituiscono una parte così importante della nostra vita quotidiana.

Cattura l’estetica del mutare delle stagioni ed esplora le diverse forme degli alberi. Mostra gli alberi come habitat per animali, microcosmi di vita e come aventi una particolare affinità con i bambini, catturando qualcosa di speciale nella giovane immaginazione. La nostra sezione preferita è in fondo al libro, dove abbiamo imparato a conoscere la rete del mondo del legno e come gli alberi comunicano tra loro attraverso il loro apparato radicale.

“Un albero potrà diventare
un bel libro da spogliare,
che sarà un abbraccio accogliente
in cui ti potrai addormentare.”

Le pagine su “Ascoltando gli alberi” e “Sii come gli alberi” che danno preziosi consigli per tutti noi, come “Fortifica le tue radici” e “Prenditi il ​​tuo tempo”. Questo è un bellissimo libro illustrato da leggere per tutti gli amanti della natura e gli aspiranti artisti. Provocherà senza dubbio molti momenti caldi e meravigliosi condivisi tra genitore e figlio, mentre ci meravigliamo dell’abbondante varietà e della spettacolare bellezza degli alberi che, per fortuna, abbelliscono e arricchiscono il nostro mondo….e tanto ci donano e insegnano.

Immergiti in questo delicato libro illustrato che ci incoraggia a esplorare la nostra connessione con la natura.

Questo meraviglioso libro illustrato esplora i temi dell’empatia, della consapevolezza e della crescita personale attraverso gli occhi di un bambino. Splendidamente scritto e illustrato dalla pluripremiata artista Emma Carlisle, Cosa vedi quando guardi un albero? esorta i lettori a riconnettersi con la natura ponendo domande che incoraggiano il pensiero critico e la riflessione sul proprio sviluppo, oltre a contribuire a stabilire un più profondo apprezzamento per l’ambiente e il loro posto al suo interno.

Gli splendidi acquerelli e le opere d’arte rifinite a mano tracciano parallelismi con i bestseller Il ragazzo, la talpa, la volpe e il cavallo ed evocano la classica nostalgia dell’amatissimo Winnie-the-Pooh di EH Shephard.

Suggerimenti per la consapevolezza e informazioni sugli alberi sono inclusi in fondo al libro rendendolo meraviglioso per condividere e discutere a casa o in classe prima o dopo una passeggiata tra gli alberi.
C’è così tanta bellezza nelle pagine di questo libro
È solenne e lo trovo incredibilmente commovente..semplicemente guardando un albero!

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La mia prima STORIA dell’ARTE a Fumetti – Marion Augustin

“La mia prima storia dell’arte a fumetti”, scritto da Marion Augustin e illustrato da Theo Calmejane, è un incantevole viaggio attraverso l’arte, pensato per catturare l’immaginazione dei bambini e fornire una dolce introduzione al mondo dell’arte. Pubblicato da Lapis Edizioni, questo libro è una porta d’ingresso colorata e vivace per i giovani lettori, invitandoli a esplorare la storia dell’arte in modo giocoso e interattivo.

La narrazione segue le avventure di Lina e Nino, due bambini curiosi che viaggiano nel tempo e nello spazio per incontrare artisti famosi, scoprire capolavori e imparare direttamente dagli artisti le tecniche e i segreti del loro mestiere. Questo approccio narrativo non solo rende l’apprendimento divertente ma permette anche ai bambini di sentirsi parte della storia dell’arte, interagendo con le figure e i contesti storici.

Il libro spazia attraverso varie epoche e stili, dai graffiti delle grotte di Lascaux fino alle installazioni contemporanee di Annette Messager, offrendo una panoramica che abbraccia la diversità e la ricchezza dell’arte mondiale. Ogni doppia pagina presenta una breve introduzione a un’opera o un artista, seguita da strisce a fumetti che illustrano la storia con dettagli e tecniche artistiche, rendendo l’apprendimento sia visivo che testuale.

Attraverso le pagine, i lettori esplorano la Piramide di Cheope, il Partenone, si immergono nell’Impressionismo, incontrano Leonardo da Vinci e Michelangelo, e scoprono le tecniche di artisti come Vermeer, Monet, Cézanne e Vincent van Gogh e viaggiano fino ad arrivare a conoscere il Cubismo con Andy Warhol e la Pop Art.


Il libro illustra anche come gli artisti preparavano i loro materiali, come la miscelazione dei colori o la preparazione dell’intonaco, offrendo ai bambini una comprensione pratica dell’arte.


Inoltre nell’appendice del libro, è presente una mappa curvilinea che illustra le 27 tappe del viaggio artistico, disposte in sequenza cronologica. Questa rappresentazione offre una sintesi incisiva dell’evoluzione temporale, evidenziando le impronte distintive lasciate dall’umanità e dai maestri dell’arte nel corso della storia.

La mia prima storia dell’arte a fumetti è più di un semplice libro per bambini; è un’esperienza educativa che stimola la curiosità e l’apprezzamento per l’arte. Con un linguaggio accessibile e illustrazioni accattivanti, Marion Augustin e Theo Calmejane hanno creato un’opera che è sia un piacevole ripasso per gli adulti sia un’avventura coinvolgente per i più giovani, dimostrando che l’arte può essere scoperta e amata a qualsiasi età.

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Arancione come l’Amore – Giorgio Volpe

“Faceva freddo ed era tutto bianco, a parte me.
Iniziai a guardarmi intorno e in lontananza vidi un piccolo puntino nero…
Era il naso di Tomo, il mio papà orso.”

“Arancione come l’amore” di Giorgio Volpe, edito da Sassi, è un libro che racconta la storia di Pallino, un cucciolo di pinguino, e Tomo, un orso polare. Questa narrazione dolce e toccante esplora i temi dell’amore, dell’amicizia, della crescita e della scoperta del mondo.

Pallino è un cucciolo di pinguino appena nato, ma all’orizzonte non c’è nessuno ad accoglierlo finché non vede avvicinarsi un orso polare. Il grande e imponente Tomo diventa quindi subito il suo papà orso. Tomo insegnerà a Pallino molte cose .
Pallino, sotto l’ala protettiva di Tomo, impara a conoscere e a interagire con l’ambiente circostante. Tomo, con affetto e saggezza, introduce Pallino ai vari colori del mondo, tranne l’arancione. Questo colore viene riservato per un momento speciale, simboleggiando una lezione importante sulla vita e sull’amore.

Attraverso le loro avventure, Pallino e Tomo mostrano che l’amore supera le differenze e le distanze, insegnando che è possibile trovare un senso di appartenenza e identità nel vasto mondo. “Arancione come l’amore” è una storia che celebra l’amore in tutte le sue forme, dimostrando che è una forza potente e trasformativa.

Il nostro duo italiano ci propone una storia che trascende differenze e confini, tra un orso e un pinguino. Il lettore è completamente sedotto dalla delicatezza e dalla bellezza che emergono dalle illustrazioni, ed è toccato nel profondo dallo strattone che Pallino proverà quando si unirà alla sua vera famiglia e quindi lascerà Tomo…

Con la sua penna poetica e sensibile, Giorgio Volpe ci racconta una storia dolcissima e profonda che unisce due persone provenienti da provenienze diverse. Pallino e Tomo ci portano la famiglia in tutti i suoi colori.
È bello, delicato e infinitamente toccante. Le illustrazioni del libro, arricchiscono la narrazione, rendendo la lettura un’esperienza visiva e emotiva. Con le sue matite magiche, Paolo Proietti ci regala tavole che seducono con la loro armonia di colori, la loro morbidezza ma anche con la loro atmosfera e le vibranti emozioni di questi due amici. Ogni pagina trasmette calma ma anche quel pizzico di malinconia. Tutto è intenso e profondamente luminoso.

“Arancione come l’amore” è un libro tenero e profondo, ideale per i lettori che cercano una storia che parla al cuore, insegnando al contempo importanti lezioni sulla vita, l’amore e l’accettazione.


L’amore, quello puro, tenero, caldo e confortante, può andare oltre ogni cosa? Può superare qualsiasi imprevisto, qualsiasi diversità, qualsiasi distanza? Può l’amore farci comprendere qual è il nostro posto nel mondo?
Sfogliando questo tenero albo illustrato, la risposta sarà una ed una soltanto: sì!

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La felicità è una tazza di tè – Eulàlia Canal, Toni Galmés

“E tu, dove vai di bello?” gli chiese Orso curioso.
“Anche io sto cercando qualcosa.”
“E che cosa stai cercando?”
“La felicità.”
“Ah, e com’è la felicità?”
“Non lo so ancora, ma ne parlano tutti e mi piacerebbe trovarla.”

“La felicità è una tazza di tè” con le dolci illustrazioni di Toni Galmés, è una delicata esplorazione della felicità attraverso gli occhi e le avventure di alcuni indimenticabili personaggi del bosco. Questo libro, un gioiello della letteratura per bambini, si dipana come una moderna favola che parla al cuore non solo dei più piccoli ma anche degli adulti, invitandoli a riflettere sul vero significato della felicità.

Orso ha perso gli occhiali e li cerca ovunque. Senza non vede davvero nulla, i color sono sbiaditi e tutto gli pare in bianco e nero. Non può far nulla, nemmeno andare a pescare. Ed ha pure in programma una cenetta con Orsa, come mai farà senza i suoi preziosi occhiali, regalo del nonno?

Tasso ha perso il sonno. È quindi alla ricerca del riposo perduto. Che baccano e quante nuvole! Orso e Scoiattolo lo hanno davvero svegliato nel bel mezzo di un bellissimo sogno. E piove a dirotto pure, ora, con fulmini che squarciano il cielo grigio. Tanto vale accettare l’invito di Tasso ed entrare nella sua tana. Al coperto e al riparo si starà senza dubbio molto meglio. Quando poi viene offerto loro un delizioso e profumato tè alla fragola, con tanto di teneri biscottini al cioccolato, l’invito è ancora più bello.

Lupo è, invece, in cerca di amici. Nelle favole è sempre il cattivo e desta sempre molti timori. Gli stessi che hanno Orso, Tasso e Scoiattolo nel farlo entrare quando bussa alla porta della tana di Tasso, bagnato e infreddolito. Non si fidano. Forse i lupi non sono poi tutti uguali, qualcuno si salva.

Bisogna ammettere, però, che Scoiattolo batte tutti: si è messo in testa di trovare… la felicità.
“Ah, e com’è la felicità?” gli chiede Orso.

“Non lo so ancora”, risponde Scoiattolo,
“ma ne parlano tutti…”. 

La narrazione segue dunque le vicende di orso che ha perso i suoi occhiali, tasso in cerca del sonno perduto, lupo desideroso di amicizia, e Scoiattolo, il più audace di tutti, che si pone l’obiettivo di scoprire cosa sia realmente la felicità. Quest’ultimo, mosso da una curiosità insaziabile, intraprende un viaggio alla ricerca della leggendaria Mucca che Ride, convinto che in lei risieda il segreto della felicità.

Attraverso un linguaggio semplice e una narrazione dolce, Eulàlia Canal ci porta in un viaggio ricco di incontri e scoperte, dove ogni personaggio, con la propria ricerca personale, contribuisce a costruire un mosaico di esperienze che riflettono le diverse sfaccettature della felicità. Le illustrazioni di Toni Galmés arricchiscono il testo con immagini calde e accoglienti, che catturano l’essenza dei personaggi e dei paesaggi, rendendo il viaggio ancora più immersivo e suggestivo.

La felicità è una tazza di tè di Eulalia Canal, edito da Terre di mezzo, è un meraviglioso libricino, perfetto per i piccoli lettori in erba o da godersi tutto d’un fiato in lettura condivisa.
Si parla di felicità sì, ma anche amicizia, ascolto, accoglienza oltre i pregiudizi, fiducia (commovente la scena in cui accolgono il lupo grondante nonostante la paura). Si respira l’aria buona delle cose belle, dei sentimenti positivi, una leggerezza sincera che fa stare bene.

La storia si svolge con una leggerezza che tocca temi profondi come l’amicizia, la condivisione, l’accettazione di sé e la scoperta che, spesso, la felicità risiede nelle piccole cose, come una tazza di tè condivisa in buona compagnia. Questo libro è un invito a rallentare, a guardare dentro di noi e intorno a noi, per riconoscere e apprezzare i momenti di gioia quotidiana.

“La felicità è una tazza di tè” è quindi più di un semplice libro per bambini; è una riflessione poetica e universale sulla ricerca della felicità, che incoraggia i lettori di tutte le età a cercare la gioia nelle relazioni e nelle esperienze di vita, ricordandoci che la felicità, come l’amore, è spesso molto più vicina di quanto pensiamo. Un’opera da leggere e da regalare, per condividere un messaggio di speranza e di gioia.

Questa storia, pur essendo ambientata in un mondo incantato di animali del bosco e avventure, parla direttamente all’anima umana, ricordandoci che la felicità è spesso un percorso interiore tanto quanto un viaggio esteriore.

Il viaggio dello scoiattolo diventa un simbolo potente della ricerca umana di significato e appagamento. La sua determinazione a trovare la Mucca che Ride, una figura quasi mitologica nel contesto della storia, rappresenta la nostra stessa ricerca di una felicità definitiva, quella sensazione o esperienza che crediamo ci completerà. Ma, come scopre lo scoiattolo, e come molti di noi scoprono nel corso della vita, la felicità non è un traguardo fisso o un oggetto da possedere. È piuttosto un mosaico di momenti, relazioni e realizzazioni personali che, messi insieme, danno vita a una sensazione di pienezza e contentezza.

Questa storia è un invito a celebrare le piccole gioie, a riconoscere il valore del viaggio e a ricordare che, a volte, la felicità più profonda si trova nel calore di una tazza di tè condivisa con un amico.

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Leo e Galileo Esplorando il Polo Nord – Nadine Brun-cosme

Quando Leo varca la porta del magico laboratorio delle invenzioni, Galileo appare, tutto sorridente, al comando di un grande vascello! “Guarda, ho appena terminato di costruire il nostro nuovo mezzo!” esclama fiero.
“Una nave con le ruote… sorprendente!” risponde Leo,
“Ma questa tua invenzione è anche in grado di navigare?”
“Salta su, lo scopriremo subito!”

In “Leo e Galileo esplorando il Polo Nord“, Nadine Brun-Cosme ci porta in un’avventura incantevole e educativa attraverso le pagine illustrate da Anna Aparicio Català. Il libro segue le vicende di Leo e la sua scimmietta Galileo mentre intraprendono un viaggio verso il Polo Nord a bordo di un vascello creato da Galileo stesso. Durante il loro viaggio, incontrano delfini e una balena che li avvertono dei pericoli del Polo Nord, dove il ghiaccio si sta sciogliendo a causa del riscaldamento globale.

 

La sorpresa arriva quando i nostri eroi trovano tre orsi polari alla deriva su un iceberg. Leo e Galileo li soccorrono, portandoli verso una banchisa, dove incontrano trichechi, foche, volpi polari e pinguini. Qui fanno amicizia con Anoki, un piccolo eschimese, e insieme esplorano la bellezza del Polo Nord, godendo dell’aurora boreale, pattinando sul ghiaccio e trascorrendo la notte in un igloo.

Ogni tappa del loro viaggio è un’occasione per imparare, giocare e scoprire, rendendo il libro non solo un racconto avvincente ma anche un mezzo educativo che stimola la curiosità e l’amore per la natura.

Le illustrazioni di Anna Aparicio Català arricchiscono ulteriormente la narrazione, portando in vita il mondo magico e fragile del Polo Nord, e invitando i giovani lettori a riflettere sull’importanza della conservazione ambientale. “Leo e Galileo esplorando il Polo Nord” edito da Franco Cosimo Panini, è quindi un’opera che combina avventura, scienza, arte e consapevolezza ecologica, offrendo un’esperienza di lettura completa e stimolante.

Attraverso questo libro, i bambini vengono invitati a esplorare, sognare e imparare, dimostrando che la letteratura per l’infanzia può essere un potente strumento di educazione e ispirazione.

Il libro non è solo un racconto avventuroso ma anche un messaggio educativo sul riscaldamento globale e la necessità di preservare i nostri paesaggi naturali.
Inoltre, il libro include un QR code per accompagnare la lettura con i suoni caratteristici del polo nord, offrendo un’esperienza immersiva per i giovani lettori.

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La strada – Alessandro Riccioni, Sara Filiputti

“C’era una volta una strada.
Non era una strada lunga, non era asfaltata,
ma coperta di ciottoli lisci e rotondi, di vari colori.”

In “La strada” di Alessandro Riccioni, con le delicate illustrazioni di Sara Filiputti, ci invita a rallentare il passo e ad osservare con occhi nuovi ciò che ci circonda. Attraverso le pagine di questo libro edito da Lupoguido, veniamo accompagnati in un viaggio che celebra la bellezza nascosta nelle cose semplici, come una strada qualsiasi che potremmo trovare ovunque.

La strada di cui si parla non è solo un percorso di ciottoli e negozi, ma un’entità viva che osserva, ascolta e sa. Protegge e guida chi percorre il suo cammino, diventando testimone di piccole grandi avventure quotidiane. La protagonista di questa storia è proprio la strada, che giorno e notte si gode la compagnia dei suoi pochi passanti, finché l’arrivo di un bambino su una bicicletta non porta un’ondata di freschezza e novità nella sua esistenza.

Il bambino, con il suo grido di “Pistaaaaa!” e la sua corsa sfrenata, rappresenta l’impulsività e la gioia pura dell’infanzia. La strada, pur non comprendendo il significato di quel grido, si adatta per accogliere al meglio questo ospite inatteso, dimostrando una capacità di ascolto e adattamento che va oltre la sua natura inanimata. La caduta del bambino non è vista come un evento negativo, ma come un’opportunità per scoprire la bellezza dei ciottoli colorati e per creare un ricordo indelebile.

“La strada ritrovò il suo silenzio e la sua pace.
Si sentì un po’ più fredda, nonostante il sole del pomeriggio.
Ma un po’ meno sola.”

Il ritorno alla normalità, dopo la partenza del bambino e di sua madre, lascia la strada in uno stato di riflessione. La consapevolezza che gli eventi casuali possono arricchire l’esistenza è una lezione preziosa, non solo per la strada ma anche per i lettori. La solitudine e il silenzio ritrovati non sono più visti come una condizione negativa, ma come uno spazio per accogliere nuove esperienze.

“La strada” è un invito a considerare le strade che percorriamo ogni giorno non solo come semplici percorsi da A a B, ma come luoghi ricchi di storie, di incontri e di momenti capaci di arricchire la nostra vita. L’autore ci ricorda che, se solo ci prendiamo il tempo per osservare e ascoltare, le sorprese sono dietro l’angolo, pronte a trasformare un giorno qualunque in un momento speciale.

“E sapeva che un giorno il bambino che conta le pietre sarebbe tornato.
E con lui un nuovo assalto improvviso, stridore di ruote e schiocco di tacchi.
Un nuovo gioco di pietre, di luce e colori: la carezza di una mano bambina.”

Con una narrazione semplice e dolce, questa storia ci ricorda l’importanza di apprezzare le piccole cose e ci incoraggia a cercare la bellezza nascosta nel quotidiano. “La strada” è una lettura che scalda il cuore, un promemoria che, a volte, le cose più significative si trovano proprio sotto i nostri piedi, aspettando solo di essere scoperte.

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Il cacciatore di nuvole – Anne-Fleur Drillon, Eric Puybaret

“Da quando ho memoria, ho sempre sognato di volare!
…Quell’estate, nelle ultime pagine dei miei quaderni,
mi sono divertito a scarabocchiare macchine volanti.
…i meravigliosi viaggi che ho immaginato li ho raccontati solo a Mirella.
Mirella è la mia rondine.”

Il desiderio universale di volare, simbolo di libertà e fuga dalla monotonia quotidiana, è al centro di questa storia illustrata da Éric Puybaret e scritta da Anne-Fleur Drillon e pubblicata da Giralangolo. Racconta le avventure di un ragazzo che sogna di solcare i cieli e trascorre i suoi giorni a disegnare veicoli aerei, con la sola compagnia di Mirella, una rondine che conosce i suoi sogni. L’arrivo di Leone, un anziano con un giardino pieno di oggetti insoliti, offre al ragazzo l’opportunità di realizzare il suo sogno di costruire una macchina volante. Nonostante le iniziali difficoltà, la loro collaborazione si trasforma in un’estate di felicità e tranquillità, culminando in un finale sorprendente che celebra l’amicizia e il potere dei sogni.

“Il Cacciatore di Nuvole” è una narrazione che esplora la grande aspirazione di un bambino di volare, evidenziata dai suoi schizzi di macchine volanti. L’incontro con Leone, un vecchio enigmatico che si trasferisce vicino a lui, trasforma le speranze del ragazzo in realtà. Insieme, scoprono di condividere la stessa passione, dando vita a un legame profondo attraverso la creazione di mezzi volanti e avventure. Questa amicizia estiva, ricca di invenzioni e esplorazioni, affronta un cambiamento con la partenza improvvisa di Leone, lasciando un messaggio di speranza e la promessa di nuove avventure.

“Ogni giorno un nuovo tentativo, aggiungendo un bullone, un tubo, una molletta…
Ci sono momenti nella vita in cui vorremmo che nulla cambi, mai.
Con lui non avevo paura di nulla.
Ero un avventuriero, e lui un creatore di felicità.”

Anne-Fleur Drillon e Éric Puybaret, attraverso “Il Cacciatore di Nuvole”, invitano a credere nei propri sogni, indipendentemente dall’età. Le illustrazioni di Puybaret, ricche di dettagli e emozioni, accompagnano il testo di Drillon in un viaggio che mescola realtà e fantasia, sottolineando l’importanza dell’amicizia e della perseveranza nel perseguire i propri sogni. Quest’opera è un inno alla creatività, all’amicizia intergenerazionale e alla continua ricerca della libertà attraverso l’immaginazione.

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Sentimento – Carl Norac e Rèbecca Dautremer

“Il signor Stein costruiva marionette,
ma non le faceva mai vedere ai bambini.
Le creava per realizzare i propri sogni.”

Il signor Stein era un artigiano delle marionette, un creatore di sogni che lavorava in solitudine, lontano dagli occhi curiosi dei bambini. Le sue creazioni non erano semplici giocattoli, ma espressioni tangibili dei suoi desideri più profondi. Tra le sue opere, vi fu un piccolo uccello di legno, nato dalla speranza di vedere i propri sogni librarsi alti nel cielo. Tuttavia, una volta dato il volo all’uccellino, questo si allontanò, scomparendo all’orizzonte senza mai fare ritorno.

La ricerca di un compagno, di un riflesso di sé in cui poter trovare conforto e fratellanza, portò il signor Stein a creare una marionetta a sua immagine. Questo burattino, tuttavia, si rivelò ben diverso dalle aspettative: il suo aspetto era goffo, i suoi occhi non erano altro che due fredde biglie, e la sua voce melodiosa non bastava a mascherare le sue bizzarrie. Sentendosi respinto e incompreso, il signor Stein lo relegò in un angolo, abbandonandolo al suo destino.

Il burattino, battezzatosi “Sentimento” dopo aver rubato il nome da un circo di passaggio, intraprese un viaggio alla scoperta del mondo. Durante il suo peregrinare, Sentimento sperimentò l’isolamento, l’emarginazione, e la paura nei suoi confronti, essendo spesso percepito come un mostro. Nonostante ciò, trovò anche l’amicizia inaspettata di una bambina dotata di un talento unico, che lo accettò per quello che era.

La storia di Sentimento, narrata nel libro illustrato Sentimento di Carl Norac e magistralmente illustrato da Rebecca Dautremer, si intreccia con tematiche profonde quali l’autoaccettazione, la ricerca dell’identità, e il valore dei legami umani.

Le illustrazioni arricchiscono il racconto, enfatizzando la sua natura poetica e dimostrando come l’arte possa influenzare la percezione e l’espressione dei sentimenti.

“Sono sicuro che i bambini non hanno paura di me.” pensò.
“Sanno che non sono cattivo. Io sono un po’ come loro.
Ho così tante cose da imparare!”

Quest’opera non è solo una narrazione da leggere ad alta voce; è un invito alla riflessione personale e collettiva, un esercizio di creatività che stimola a immaginare scenari alternativi e a esplorare le proprie emozioni. È un’opportunità per discutere di inclusione, di empatia, e di come affrontare il senso di solitudine e di esclusione, rendendola un prezioso strumento educativo tanto per i giovani lettori quanto per gli adulti.

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Papà – Hélène Delforge e Quentin Gréban

“Tutt’a un tratto, lo so.
In questo momento preciso, indimenticabile,
scolpito nel tempo, capisco di esistere per te.

Sai chi sono.
Non sono un personaggio secondario.
Sono il papà!
L’altro supereroe della tua vita.
Un supereroe che, adesso, piange senza sapere perché
e si soffia il naso nel tuo calzino.”

“Papà” di Hélène Delforge, arricchito dalle toccanti illustrazioni di Quentin Gréban, edito da Terre di Mezzo, emerge come un capolavoro letterario che celebra con delicatezza e poesia la figura paterna, spesso relegata in secondo piano.
Qui celebriamo, con delicatezza e toccante poesia, la diversità etnica e sociale del ruolo paterno, con lo stesso formato e le superbe illustrazioni di Quentin Gréban che abbiamo ritrovato in “Mamma“, l’album complementare di questo. (puoi leggere la recensione QUI)

“Papà” è un libro che diventa un’ode ai padri di ogni epoca e luogo, raccontando storie di papà, zii, e figure maschili che, pur nelle loro diversità, condividono l’amore incondizionato per i propri figli. Tra queste, spiccano la storia di un padre che porta un cuscino sotto la camicia simulando una gravidanza, riflettendo sulla definizione di “padre” e sull’importanza di essere visti come complementari e non contrapposti alle madri; la toccante narrazione di un soldato che lotta per proteggere i bambini in guerra, sottolineando l’universalità dell’amore paterno; e il racconto di un padre indiano che sogna le attività da fare con il futuro figlio, per poi scoprire la gioia di condividerle con la figlia, sfidando gli stereotipi di genere.

Queste storie, insieme a molte altre, illustrano la complessità e la ricchezza del ruolo paterno, mostrando padri che sono teneri, pazienti, amorevoli, e pienamente coinvolti nella vita dei loro figli. Lontani dai cliché di “mascolinità”, questi racconti celebrano la paternità in tutte le sue forme, sottolineando come l’amore, la cura e il sostegno siano qualità universali che trascendono i confini di genere.

“Oggi, nonostante tutto quello che non ho fatto, so che in ogni istante sono stata la tua figlia adorata, oggi, nonostante quello che non faremo più, resti il mio adorato papà.

Il mio faro nella notte, il mio punto di riferimento, la mia guida.”

Le illustrazioni di Gréban giocano un ruolo fondamentale nell’arricchire ogni storia, offrendo immagini che catturano l’essenza delle emozioni e delle relazioni descritte. La diversità delle rappresentazioni, la maestria nel catturare momenti di vita quotidiana e la scelta di colori e tecniche contribuiscono a rendere “Papà” un’opera d’arte che parla direttamente al cuore.

Delforge, con una prosa che fluisce leggera ma carica di significato, ci invita a riflettere sull’amore incondizionato, sul sacrificio e sulla forza che caratterizzano l’essere “papà”. Le pagine del libro sono impreziosite da citazioni che risuonano profondamente nell’animo, come se fossero sussurri d’amore eterni.
Una di queste recita: “Nel cuore di un padre, c’è un palazzo di ricordi dove ogni giorno si costruiscono nuove stanze per i sogni dei figli”. Queste parole evocano l’immagine di un amore che si espande e si rinnova costantemente, un amore che non conosce confini né limiti.

La passione e l’amore che Delforge trasmette attraverso le sue parole sono palpabili. Ogni capitolo, ogni storia, ogni ricordo descritto nel libro, si trasforma in un ponte emotivo che collega il lettore alla figura universale del Papà. Che si tratti di momenti di gioia pura, di lezioni di vita condivise, o di silenzi carichi di significato, l’autrice riesce a catturare l’essenza di questi legami con una delicatezza e una precisione che toccano l’anima.

“Il programma delle mie giornate
Il paesaggio dei miei sogni
Lo scenario delle mie pause
Il tragitto del mio ritorno
L’ora della mia sveglia
Il fulcro dei miei pensieri
I miei desideri
Le mie gioie
Le mie preoccupazioni
La mia vita intera
Me
Hai cambiato tutto, piccolo tornado
In un battito del tuo cuore di farfalla.”

“Papà” non è solo una raccolta di storie o un semplice omaggio alla paternità; è un inno all’amore che supera ogni aspettativa e ogni stereotipo.
Delforge scrive: “Essere padre è un’avventura che si rinnova ogni giorno, un viaggio nel quale la meta non è mai completamente nota, ma il cui percorso è costellato di piccoli miracoli”. Questa frase cattura l’essenza del libro: un’esplorazione continua, un apprendimento costante e una celebrazione dell’amore in tutte le sue forme.

«Fino a ieri non riuscivi a tenere in mano un pastello.
Oggi colori un fiore.
Ogni giorno cambi.
Ogni giorno diventi te stesso.
Ogni giorno mi meravigli.
Che fortuna che il treno si sia fermato.
Speriamo che aspetti ancora un po’
prima di ripartire.
Solo qualche minuto di niente,
qualche minuto di vita,
il tempo di vederti crescere.
“Ti piace il disegno
che ho fatto per la mamma?”»

In conclusione, “Papà” di Hélène Delforge e Quentin Gréban è molto più di un semplice libro per bambini; è un tesoro letterario che celebra la figura del padre con una profondità e una sensibilità che toccano lettori di tutte le età. Attraverso una narrazione che intreccia amore, passione, e dettagli vividi con storie che riflettono la diversità e la complessità del ruolo paterno, questo libro si rivela un inno all’amore paterno, un invito a riconoscere e celebrare l’importanza dei padri nelle nostre vite e nella società.

“Crescere dei figli è come scalare una montagna, dividendola in colline.”
I proverbi dimenticano l’essenziale: godersi la passeggiata.

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La casetta piccola piccola – Michaël Escoffier e Clotilde Perrin

“Nel bosco che li ha visti crescere,
Arsenio e Bartolomeo
stanno per fare una strana scoperta.”

Arsenio e Bartolomeo sono due inseparabili fratelli, due orsetti che da sempre vivono nel bosco e che amano spassarsela rotolandosi tra i fiori, costruendo trappole per conigli o calpestando lombrichi che incontrano lungo il cammino, solo per puro divertimento.
Un giorno però fanno una scoperta al quanto curiosa..

🗯️Ehi Bartolomeo, guarda,
una casetta in mezzo al bosco!
🗯️Vieni, bussiamo alla porta!
🗯️Chissà chi ci abita!

Scoprono una piccolissima casetta con il tetto di muschio nel folto del bosco, che però sembra essere disabitata. Un occhiata rapida alla finestra, tutto tace. Eppure, dal camino esce un fil di fumo… Ma non si vede anima viva, nessuno, nulla. Silenzio.

Chi ci abiterà?
Cosa succederà ai due orsetti?

Decidono pertanto di tornare il giorno dopo, impazienti di conoscere chi vi abita.
Troveranno ad attenderli un dolce profumino di mele cotte provenire dalla minuscola, deliziosa dimora…
Chi lo avrà cucinato? Perché si trova lì?
Arsenio è talmente goloso che se lo pappa in un battibaleno… A Bartolomeo nulla, nemmeno una briciola. Ma d’un tratto Arsenio avverte uno strano formicolio e diventa piccolo piccolo, che zampette ha ora…
Una banale punizione per aver mangiato quel dolcetto? O un semplice avvertimento per fargli vedere ciò che, altrimenti, non si nota mai?

Le magiche avventure che i due orsetti vivranno cambieranno il loro modo di vivere la natura: iniziando a portarle rispetto e a guardarla con occhi diversi.

Questo piccolo e maneggevole albo è, nella sua semplicità, una vera forza! Racchiude un’entusiasmante avventura suddivisa in sei capitoli, dove non mancheranno incontri e personaggi davvero speciali ad arricchire ed impreziosire la trama.
Tra un coniglietto bianco, dolcetti magici e l’irrefrenabile curiosità del protagonista, il racconto ci riporterà a sfogliare nella mente storie familiari e a noi senz’altro molto care (una tra tutte, la bellissima favola di Alice nel paese delle meraviglie).


“La casetta piccola piccola”, di Michael Escoffier, illustrato da Clotilde Perrin edito da L’Ippocampo è un libro che si fa amare fin da subito grazie alla scelta narrativa interessante ed originale, in cui fiaba, fumetto ed illustrazioni si incontrano, per dar vita ad un racconto senza alcun dubbio irresistibile e coinvolgente, con una vera chicca costituita dal testo scritto in un adorabile stile corsivo.

Non finisce qui! Scopriremo inaspettatamente, sfogliando le meravigliose pagine, una storia che vuole restituirci una delicata riflessione sulla cura ed il rispetto per l’ambiente. Infatti, solo apprendendo un nuovo modo di osservare ciò che ci circonda, anche le cose più piccole e apparentemente insignificanti, ne potremmo comprendere al meglio il fondamentale e prezioso contributo, apprezzarne in pieno il valore e impegnarci al massimo per la loro tutela e protezione.

Una Piccola casa, un Piccolo libro ma con un grande insegnamento

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BUON NATALE, Cipollino! – Frida Nilsson

“Questo è Cipollino. Cioè, non è che sia davvero una piccola cipolla, eh!
E non è nemmeno cosi piccolo. Un tempo però era piccolo, nuovo e tutto tondo, ed era stato allora che la mamma aveva cominciato a chiamarlo Cipollino. In realtà si chiama Stig, Stigge per gli amici.”

In una fredda serata d’Avvento, quando il buio cala presto e il Natale sembra ancora lontano, inizia la storia di Stig, affettuosamente chiamato Cipollino dalla sua mamma.
La loro è una famiglia piccola e semplice, con desideri grandi nel cuore.

Stig, con gli occhi pieni di speranza, desidera ardentemente due cose: una bicicletta per sfrecciare verso la scuola e un padre, una figura che ha sempre immaginato ma mai conosciuto. Questi desideri, apparentemente irraggiungibili, non scoraggiano il piccolo Cipollino, che mostra una maturità e una determinazione sorprendenti per la sua età.

“Cipollino non potrà avere una bicicletta per Natale. Costa troppo. Deve farsi venire in mente qualcos’altro, ma è impossibile! Quando si desidera una sola cosa al mondo, tutte le altre non contano niente! Tanto varrebbe chiedere in regalo un vecchio calzino puzzolente!”

La storia di Stig è un viaggio attraverso i giorni dell’Avvento, un capitolo per ogni sera, che ci porta verso il Natale. Ogni pagina è un passo nella vita di Stig, tra problemi a scuola, litigi con i compagni, e una nuova amicizia speciale e inaspettata. La sua è una realtà non patinata, ma autentica, dove le emozioni come l’invidia, la rabbia e la frustrazione si intrecciano con esperienze e relazioni sincere.

Stig, con determinazione, cerca di realizzare i suoi desideri. Convincere la mamma a comprare la bicicletta, nonostante il costo elevato, e partire per Stoccolma alla ricerca del padre, sono le sue missioni. La storia di Stig è un viaggio di crescita, di empatia e di legami inaspettati, dove i sentimenti e le relazioni sono più importanti della parentela stretta.

Il libro, “Buon Natale, Cipollino!” di Frida Nilsson, edito da Lupoguido è un racconto lungo 25 capitoli, uno per ogni giorno dell’Avvento, che ci accompagna in un viaggio emotivo e profondo. Ogni capitolo svela un pezzo della vita di Stig, dai suoi sogni alle sue sfide quotidiane. La narrazione è impreziosita dalle illustrazioni di Anna Benotto, che con delicatezza e sensibilità catturano l’essenza dei momenti vissuti da Stig.
E’ un racconto sincero che rivede il concetto di famiglia e ci fa riflettere su come i legami più intensi non siano sempre una questione di parentela. È una lettura coraggiosa che fa crescere, mostrando come sia possibile e meraviglioso crescere se si incontra chi sa capire senza giudicare.

“Buon Natale, Cipollino!” è quindi più di un semplice libro per bambini; è una lettura che tocca il cuore di lettori di tutte le età. È un invito a riflettere sulle proprie relazioni, a riconoscere il valore dell’empatia e dell’accettazione, e a celebrare la bellezza di crescere e scoprire il mondo insieme.

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Il Natale di Pettson – Sven Nordqvist

“Erano diversi giorni che Pettson voleva andare al negozio a fare la spesa, ma faceva talmente freddo che quasi non era riuscito a mettere il naso fuori dalla porta. Ormai era il giorno prima della Vigilia di Natale…”

Da uno scenario nordico ci giunge “Il Natale di Pettson”, un racconto natalizio nato dalla penna di un autore svedese, vero artista nel tessere parole e creare immagini.

Nel racconto, Pettson e il suo fedele compagno, il gatto Findus, sono impegnati nei preparativi natalizi. La vigilia è alle porte e la lista delle cose da fare è ancora lunga: dalla raccolta della legna, alla scelta dell’abete da decorare, fino agli acquisti per il pranzo di Natale, senza dimenticare di adornare con rami di abete gli scalini e di preparare i biscotti speziati. L’atmosfera è festosa, ma le attività da completare sono molte, inclusa la rimozione della neve per tirare fuori la slitta. La slitta, fonte di gioia per voi e per Findus, diventa però causa di un incidente non da poco: Pettson scivola, cade e, dopo un incontrollato viaggio verso un muretto, si ritrova con un piede dolorante, incapace di camminare.

Di conseguenza, tutti i piani vengono meno: niente albero, niente legna e, per grande dispiacere e tristezza di Findus, niente pranzo di Natale, dato che raggiungere il negozio in tempo è ormai impossibile.
Ma è davvero tutto perduto?
I nostri sfortunati amici dovranno accontentarsi di qualche carota e poco più?

Proprio quando la malinconia sembra avere la meglio, ecco arrivare il figlio dei vicini, pronto ad aiutare con la neve.

Il Natale di Pettson scritto da Sven Nordqvist e pubblicato da Camelozampa è un racconto, arricchito da illustrazioni straordinarie e dettagliate che trasmette appieno lo spirito della festività.
Non solo Pettson e Findus sono ritratti con cura, ma anche ogni elemento del loro ambiente è finemente elaborato. La casa brulica di dettagli da scoprire; Findus sfoggia pantaloncini verdi e un cappellino incantevoli, che gli stanno a meraviglia. Sorprendentemente affascinante è la presenza di vari personaggi nascosti nelle illustrazioni, da folletti a piccoli gnomi, fino a un fenicottero con stivali di gomma, rendendo la ricerca di queste creature un vero divertimento.

Un momento particolarmente toccante è quando Pettson e Findus, con ingegnosità, allestiscono un albero di Natale improvvisato, utilizzando oggetti di casa per le decorazioni, evidenziando la soddisfazione e la complicità tra i due. Questo dimostra che per essere felici non servono oggetti costosi o straordinari, ma che la vera gioia risiede nel creare e divertirsi insieme, il regalo più prezioso da offrire e ricevere.

“Il Natale di Pettson” narra quindi di un contrattempo che rischia di rovinare la vigilia, ma che si trasforma in un’opportunità per la comunità di dimostrare il suo spirito solidale.


Non voglio rovinare la sorpresa del finale, ma invito il lettore a immaginare una vigilia di Natale per Pettson e Findus diversa dal solito, con una tavola più ricca che mai. Questo è quanto si può anticipare, il resto è da scoprire tra le pagine del libro, tra le bellissime illustrazioni e nella fantasia di chi narra, sognando una comunità unita e armoniosa, come desidereremmo fosse sempre la nostra.

Ora, mi chiedo se anche intorno al mio albero ci siano creature nascoste come quelle nella casa di Pettson, ne sono quasi sicura! ❤

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